Tartufo bianco (Magnatum Pico)
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Il tartufo bianco, o meglio conosciuto come tartufo bianco d’Alba, è il tartufo più pregiato, anche perché è impossibile da coltivare. Si presenta in varie forme, da quella globosa a quella piatta, ma le numerose depressioni sulla parete esterna (peridio) tendono a conferirgli un aspetto piuttosto irregolare.
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Il tartufo bianco è esternamente liscio al tatto e vellutato, con sfumature che vanno dal crema al giallo ocra, mentre la superficie interna (gleba) è chiara con venature nocciola e possibili riflessi rosa. Il suo profumo è inconfondibile e famoso, ha note caratteristiche in cui si fondono il miele fiorito, l’aglio pungente e i funghi legnosi. Il tartufo bianco predilige i boschi ricchi di humus. Cresce in particolare in simbiosi con querce, tigli, salici e pioppi, il cui terreno di coltivazione presenta elevate quantità di calcio e un tasso di umidità costante per buona parte dell’anno.
- PERIODO DI RACCOLTA: 1 ottobre – 31 dicembre
- LO RACCOGLIAMO NEI LEGNI DI: salice bianco, pioppo bianco, pioppo nero, tiglio, carpino nero, quercia, rovere, roverella, cisto
- AREA DI RACCOLTA: Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Istria
- COMBINAZIONE PERFETTA: uova, tagliolini o altra pasta all’uovo, latticini freschi.
- CONSERVAZIONE: Ben conservato a +4° C per 5-7 giorni
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